Gustavo Adolfo Rol – Novità

DEVO FARE UNA IMPORTANTE precisazione

TORINO – OTTOBRE 2008

E’ uscito di recente un film con regia di Nicolò Bongiorno sulla vita di Gustavo Adolfo Rol.

Il film è in effetti molto bello, costruito con cura.. Nicolò è un ragazzo simpatico e intelligente ma….

La quasi totalità del parlato di Rol che si ascolta nel film, la sua voce narrante, è stata tratta dal Compact Disc allegato al mio volume

“Gustavo Adolfo Rol, il Grande Precursore”

ve ne siete accorti? Certo che no, e vi spiego il perchè...

Ho collaborato con Nicolò Bongiorno nel corso delle riprese, e ancora prima, quando raccoglieva materiale e testimonianze. Gli ho messo a disposizione i miei ricordi, gli appunti in molte ore di interviste, a casa mia e negli studi Lumiq di Torino. Gli ho permesso di utilizzare il mio materiale audio, preziosissimo, inestimabile, il tutto in modo assolutamente gratuito (anzi no, mi ha regalato una bottiglia di vino)

Gli ho posto una sola condizione che non gli costava nulla, è prevista dalla legge, e che comunque non ha rispettato, e cioè che ogni qualvolta nel film si ascolta la voce di Rol tratta dal mio CD nei sottotitoli venisse riportata la provenienza, e cioè titolo e autore del libro. Lo ha fatto molto, molto parzialmente

Contravvenendo alle mie precise (e legittime) richieste, ha inserito una dicitura generica, come se quella voce fosse una conversazione privata tra me e Rol, mentre invece è parte integrante del mio libro e del compact disc allegato, (regolarmente registrato alla S.I.A.E.)…

Sappiate che nel montaggio, la mia voce è stata tagliata, sembra che Rol stia dialogando con un altro interlocutore. Sappiate che parlava con me, quelle interviste sono uniche….

Se ascolterete la voce di Rol dal Compact disc allegato al mio libro, confrontandola con il filmato di Nicolò Bongiorno, capirete di cosa sto parlando…

Cliccando su “la sua voce“, lo sentirete mentre mi indica quale titolo dovrò dare al libro, e quale fotografia mettere in copertina… Sono indicazioni editoriali, altro che conversazione privata!

NON SO A VOI, MA A ME QUELLA DI NICOLO’ NON SEMBRA UNA BELLA AZIONE…..

IO NON CHIEDO ASSOLUTAMENTE DANARO, MA CHE VENGA RICONOSCIUTO IL MIO LAVORO…

13 NOVEMBRE 2005

PRESENTATO IL NUOVO LIBRO:

ROL IL GRANDE PRECURSORE

A TORINO – TEATRO JUVARRA CRONACHE DAL VISIBILE E DALL’INVISIBILE

Cari amici, come avevo a suo tempo annunciato sul sito, il 13 Novembre al Teatro Juvarra di Torino si è svolta la presentazione del mio nuovo libro con compact disc allegato, su Gustavo Adolfo Rol. Che dire della serata per renderla comprensibile a chi non era presente? E’ stato un grande e affettuoso abbraccio con il pubblico in sala, circa 300 persone

Sul palco accanto a me c’era Aldo Grassi, mio amico e collaboratore da molti anni; la giornalista italo-americana Paola Harris, giunta apposta da Roma, e la signora Silvana Curti, amica di vecchia data di Rol che ho conosciuto personalmente in quell’occasione. Abbiamo rievocato con commozione e tenerezza alcuni episodi della nostra lunga frequentazione con Rol, l’atmosfera di quegli anni, quando il “Grande Vecchio” lo potevamo incontrare nella sua splendida casa, potevamo parlargli, ascoltarlo, farci consigliare, coccolare, o coccolarlo se era giù di umore…

Abbiamo ascoltato la sua voce con i suoi ricordi, così come me li ha affidati ed io ho raccolto su nastro, lo abbiamo sentito ridere e tuonare attraverso gli altoparlanti, nelle preziose registrazioni che ora ho reso pubbliche allegandole al mio libro.

Paola Harris ci ha raccontato come, nelle università americane (Stanford e Palo Alto) i sensitivi non vengano derisi come accade da noi, ma vengono accolti, analizzati, istruiti, da scienziati della levatura di Ingo Swann, Russell Targ, il compianto John Mack (premio Pulitzer) ed altri ancora. Gli allievi più dotati vengano inseriti nei piani governativi di studio e ricerca sul “Remote wieving” (più o meno chiaroveggenza o precognizione”.

Aldo Grassi, ha testimoniato il suo lungo lavoro di ricerca ed ascolto all’infinito, delle centinaia di spezzoni di registrazioni che gli ho affidato. Un lavoro pazientissimo in cui si è districato fra anni di chiacchiericcio, talvolta rivelatore di contenuti importanti, talaltra riservati, altre ancora giocoso, ludico fra me e Rol. Insomma, il tempo passava e fra tutti noi si era stabilito un legame di simpatia e serenità. Ogni tanto scattava un flash, dai tanti fotografi presenti… La serata è scivolata così, in sorridente serenità. In un attimo sono passate due ore, e ancora mezz’ora a firmare autografi e ad abbracciare gli amici presenti. Una volta a casa, pensavamo che fosse tutto finito, e invece le sorprese stavano per ricominciare.

Aldo ha scaricato sul mio computer le fotografie che Angelo ha scattato in sala con una digitale HP 417. La fotocamera era di Aldo che l’ha adoperata abitualmente in molte occasioni, Angelo invece la usava per la prima volta. Le fotografie viste sullo schermo, apparivano deturpate da una serie di macchie circolari, sempre uguali eppure sempre diverse come grandezza, colore e posizione. Sembravano gocce d’acqua, o giochi di rifrazione… Eppure non c’era nessuna sorgente estranea che potesse interferire con gli scatti, da escludere la rifrazione o riflessi di qualcosa…. Noi a teatro abbiamo parlato tranquillamente e non abbiamo mai visto o percepito nulla di particolare, se non la serenità ed il piacere di stare insieme…

Aldo ha espresso il suo rammarico a Paola Harris per le fotografie “macchiate”, Paola ha guardato meglio ed ha gridato “Oh, my God! Ci sono gli Orbs!” Gli Orbs? Conoscevo vagamente la storia delle “sfere di luce”, un fenomeno alquanto misterioso che, di quando in quando, le fotocamere digitali catturano in luoghi particolari, meglio se ad alta vibrazione energetica o incontaminati, come boschi ecc….Ed eccoli là, che in teatro hanno volteggiato sulle nostre teste, ed ora sono fissati nelle fotografie, dinanzi ai nostri occhi increduli. Paola ci indirizza sui siti Internet specializzati, ed ecco sfilare le varie teorie: si parla di sfere di plasma, immagini dai piani astrali, passando per la teoria quantistica, partendo da Max Planck, fino ad abbracciare la tesi del soprannaturale…

Noi le abbiamo ingrandite a dismisura sul computer e sono immagini molto suggestive, sembra emanino una loro energia; hanno corone circolari di colori diversi, gialle, blu, rosa… talvolta sembrano tratte da un caleidoscopio, talaltra che emettano una luminescenza particolare… Le abbiamo confrontate con quelle pubblicate sui siti mondiali e sono proprio le stesse… Ne siamo rimasti ammirati e affascinati. Indubbiamente, l’occhio elettronico della fotocamera riesce a percepire qualche forma di energia che al nostro occhio sfugge.

Noi le abbiamo osservate stupefatti, ma non abbiamo risposte, se non la constatazione che anche altri fotografi presenti hanno registrato il medesimo fenomeno, con apparecchio digitale. Quella stessa sera, abbiamo provato a fotografare all’impazzata nei vari angoli della casa. Noi e la fotocamera eravamo sempre gli stessi, l‘energia era ancora effervescente, pensavamo che avremmo visto sfere di plasma, ORBS dappertutto, e invece no, il fenomeno pareva essersi esaurito…

Come dicevo, non ho risposte, anzi se qualcuno ne avesse sono ben lieta di ascoltarne… Di una sola cosa sono certa, della presenza sorridente di Rol al Teatro Juvarra. Il “Grande Vecchio” era là a godersi la SUA serata con tutti noi, a percepire l’affettuosa tenerezza che gli abbiamo inviato con pensieri, ricordi e parole…

Se di energia si è trattato, non c’è dubbio, in teatro ce n’era tanta, calda e luminosa. Quelle sfere l’hanno materializzata a resa visibile? Perchè no? Rol sapeva e poteva materializzare ben altro, che ci crediate o no!

per saperne di più sugli orb, siti consigliati: www.orbstudy.com e anche www.paolaharris.it )


VI RACCONTO PERCHE’ E’ UN LIBRO STRAORDINARIO

E PERCHE’ L’HO SCRITTO

GUSTAVO ADOLFO ROL – IL GRANDE PRECURSORE

CON COMPACT DISC ALLEGATO: 60 MINUTI DI PARLATO DALLA VIVA VOCE DI ROL

Questo libro, forma con il compact disc allegato un insieme inscindibile, è un testo unico nel suo genere, fondamentale, lontanissimo da tutto quanto esiste finora in commercio…. Il libro narra le situazioni, approfondisce i concetti, spiega quelli che sono i retroscena, lo svolgersi degli eventi e delle interviste. Approfondisce e rende comprensibili i dettagli di ciò che il compact disc permette di ascoltare dalla viva voce di Rol. Libro e CD dunque, sono strettamente interconnessi, perderebbero il proprio valore di comunicazione se separati. Insieme, sono la più importante, autentica testimonianza storica dalla viva voce di Rol per le generazioni future.

Come ascolterete raccontato da Lui, Rol ha scelto il titolo, la copertina e anche la persona amica a cui affidare l’incarico di registrare e raccontare. In piena serenità ha chiarito il suo pensiero, le sue speranze, il rammarico per il voltafaccia della scienza…Si, Rol mi ha scelta fra le molte persone possibili per affidarmi un incarico ben preciso. Probabilmente con i suoi poteri ha visto qualcosa che ad altri era sfuggito: un carattere gentile ma determinato…Mio padre, ex Ufficiale di Marina mi ha allevata come un Cadetto dell’Accademia Navale, è ovvio che il mio modo di essere sia stato plasmato secondo i presupposti di giustizia, lealtà, coraggio, onestà assoluta, onore, coerenza… Credo che Rol lo avesse visto già dal primo istante…

Altri hanno raccontato esperimenti e cronache, ma Rol desiderava che si scrivesse esattamente quanto leggerete nel testo, glielo sentirete dire a più riprese nei 60 preziosi, irripetibili minuti del suo parlato.

Chi lo ha conosciuto proverà un tuffo al cuore nel risentire la sua voce, talvolta tonante, talaltra giocosa… Risentirà i rumori della sua casa, il suo telefono che suona di continuo in sottofondo all’intervista, i suoi passi sul parquet, le sue mani che sfogliano l’agenda… Lo sentiranno ridere, arrabbiarsi, insegnare, battere i pugni… Sarà come rientrare per qualche momento in quel suo mondo incantato, che forse è sospeso da qualche parte fra le nebbie di Avalon…

Nel libro racconto i dettagli del nostro lungo incontro con Rol, un’amicizia durata oltre vent’anni, fino alla sua dipartita. In quelle duecento pagine, ho reso testimonianza soltanto di ciò a cui ho assistito ed ha ascoltato da lui direttamente. Non c’è nulla di copiato da altrove o riportato per sentito dire…

Dalle molte ore di registrazione disponibili, sono stati selezionati soltanto sessanta minuti, non tutto il materiale audio è ancora divulgabile. I nastri originali contengono nomi e situazioni che per ora vanno taciuti, ma sono là, ben custoditi…
Devo ammettere che Rol ci teneva molto affinché scrivessi questo libro; ho temporeggiato per sedici anni e francamente, avrei aspettato ancora…Non perché non avessi cose da raccontare, anzi… le leggerete e ascolterete strada facendo, ma per l’esatto contrario, per la massa enorme di cose, tutte importanti, ma aggrovigliate nella mia mente e nei nastri registrati…

Si, Rol aveva insistito perchè scrivessi il libro su di lui, mi aveva permesso di registrare i nostri dialoghi, raccogliere la sua testimonianza diretta, e come sentirete dalla sua stessa voce ha scelto anche il titolo e la copertina… Ho cominciato più volte a scriverlo, con lui ancora in vita, ma poi ho accantonato l’idea. Era tutto troppo frammentato, troppo vasto, troppo difficile…

Dopo la sua morte ho pubblicato diversi articoli per i giornali, ho partecipato a talk show televisivi, avrei potuto continuare, ma mi sono sentita scoraggiata dalla superficialità con cui l’argomento è stato affrontato, e dalla quantità di libri insignificanti usciti a raffica su di Lui. Alcuni scritti da persone che non hanno mai sentito Rol neanche una volta per telefono. Non avevo nessuna intenzione di mettermi nella cesta, assieme ai tanti carciofi…

E così ho lasciato scorrere il tempo, certa che un giorno o l’altro Rol mi avrebbe lanciato un segnale. Sapevo che poteva farlo e che prima o poi l’avrebbe fatto. … Così è stato! Durante la notte tra il 10 e l’11 febbraio 2005 di venerdì, Rol mi si presenta in sogno; ricordo ogni minimo dettaglio, era tutto così vivo che l’ho raccontato in diretta nella mia trasmissione radio, lunedì 14 febbraio. Sogno di ricevere una telefonata da Rol, la linea è fortemente disturbata e così lui deve parlare a voce alta e ripetere più volte le frasi. Nel sogno ho la consapevolezza che lui non c’è più e che mi sta parlando dall’aldilà.,

Rol è molto irritato e perentorio: “Giuditta, perché ti sei fermata? Vai avanti, continua…” Io sono felice ed emozionata nel sentirlo, gli chiedo come sta, ma lui imperterrito: “Tu devi andare avanti, devi continuare! Non fermarti, hai capito?”…. E’ come se avesse pochi secondi a disposizione e dovesse dirmi tutto subito: “Hai capito Giuditta? Devi continuare, non fermarti davanti a niente! Vai avanti, vai avanti…” Naturalmente io so cosa vuole, so cosa ho lasciato in sospeso. Lui insiste: “Hai capito Giuditta? Non fermarti, vai avanti, e ricordati del numero Undici, undici, hai capito?”…

Poi la linea cade, apro gli occhi col batticuore, sveglio mio marito e gli racconto di avere parlato al telefono con Rol. Lui non si stupisce più di tanto ma io non mi riaddormento più, penso fino all’alba a cosa posso fare per riprendere quel libro interrotto…

Mi sembra che quello fosse proprio il segnale che stavo aspettando, Il giorno dopo riprendo gli appunti, sparpagliati, slegati fra loro ma… lo spirito è forte mentre la carne è debole…. Messa di fronte a quella immensa mole di lavoro decido di svicolare; mi sento troppo vecchia, stanca e sofferente per lanciarmi in una nuova avventura con Rol… E poi, cosa sarà quel numero undici? Il numero di Rol è il cinque… Ho deciso che non ne farò nulla…

Ma ho fatto i conti senza il Grande, il Grandissimo Vecchio… Lui mi conosce benissimo, e indubbiamente conosce anche i miei amici, sa dove può far breccia, sceglie quello più adatto, quello che che ha condiviso con me molti anni di microfoni… Così, entra nel sogno di Aldo Grassi. Non gli dice nulla, lo guarda fisso negli occhi con il suo sguardo penetrante. Aldo, che conosce benissimo sia me che Rol, capisce il messaggio e, senza dirmi nulla, si mette subito all’opera. Ad Aldo, avevo affidato in custodia la copia dei nastri con le registrazioni. Gli originali li avevo depositati in banca da tempo. Sono un documento storico prezioso!

Con la pazienza, il metodo e la determinazione che gli sono propri, Aldo si è messo all’ascolto. Ci sono oltre venti ore di parlato, registrate in tempi e situazioni diverse, su decine di nastri, in spezzoni senza data, senza indicazione sul contenuto…

A me, la sola idea di ascoltare quel guazzabuglio, scatena un attacco di panico: non ho neppure il tempo per ascoltare un telegiornale… Ma Aldo il tempo ce l’ha, ed ha la pazienza, la dimestichezza con il computer, con il mixer, e così si lancia in quell’avventura per me impensabile: ascoltare, catalogare, suddividere per argomenti, salvare su traccia, su nuovi supporti magnetici, ripulire dal fruscio… Per me sono quelle le cose dell’altro mondo, non la telefonata di Rol undici anni dopo la sua morte!

E così, ho riascoltato a piccole dosi, dialoghi che avevo quasi dimenticato, risvegliando i miei ricordi, la nostalgia, le emozioni di un’epoca ormai perduta…

Devo dire che, nonostante l’aria affettuosa, suadente, Aldo è inflessibile e tenace come un mastino, mi ha costretta ad ascoltare, annotando le mie scelte e riversandole in tracce su cd diversi. Tanto ha fatto che mi ha obbligata a cominciare, ad accendere il computer e scrivere…

Ma scrivere, per me, è naturale come respirare, come nuotare per un pesce o volare per un’aquila, una volta cominciato, tutto diventa inarrestabile: i ricordi e gli episodi si accavallano, fluiscono come torrenti, e Aldo sempre pronto, insinuante, con un nuovo dialogo da farmi riascoltare, ricordare, rivivere… scrivere.

Senza di lui, siatene pur certi, questo libro non sarebbe nato…


ECCO UNA NOVITA’ MOLTO GHIOTTA,

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